Questo manuale è stato scritto insieme ad altri collaboratori e sostenuto dalla Associazione Alzheimer Udine.
Che cos’è la malattia di Alzheimer ?
Un museo della polvere…nelle aree disabitate del cervello scrive John Bayley in Elegia per Iris, edito da Rizzoli.
La Malattia di Alzheimer è la più importante e frequente forma di demenza ed è provocata dal deposito di alcune sostanze patologiche in particolari aree del cervello e dalla conseguente degenerazione progressiva dei neuroni di quei sistemi funzionali, che sono principalmente impegnati nei processi cognitivi.
Qual è la definizione di Demenza ?
Le Demenze sono definite come condizioni cliniche caratterizzate da perdita progressiva delle funzioni cognitive di entità tale da interferire con le usuali attività sociali e lavorative del paziente. La perdita delle capacità riguarda funzioni precedentemente acquisite nel corso della vita. Una persona che nasce con disturbi cognitivi, quindi, non può essere definita demente.
Nelle Demenze, accanto alle disfunzioni cognitive, sono presenti mutamenti comportamentali che riguardano la sfera della personalità, dell’umore, della percezione e interpretazione della realtà.
A volte sono coinvolte precocemente o tardivamente anche le funzioni vegetative (“quelle funzioni che non comandiamo con la volontà” e che riguardano, in collaborazione con l’apparato endocrino, il funzionamento del cuore, il controllo dei valori pressori e degli sfinteri, l’organizzazione della biologia del sonno, la fame e la predilezione per certi cibi, il peso corporeo, la sete, eccetera) e motorie (con sintomi e segni che riproducono più spesso quelli della Malattia di Parkinson, oppure sono realmente di matrice parkinsoniana come accade nella Malattia di Parkinson che evolve in demenza).
La variabilità della natura del danno al tessuto cerebrale e la sede delle alterazioni dei sistemi neuronali realizzano quadri clinici a volte complessi sotto il profilo diagnostico, terapeutico, umano e assistenziale, rendendo poco semplice il compito di tutti, medici e familiari in primis.
Non pensavo che tu fossi Quel Ferdinando Schiavo. Ho letto con molto interesse il tuo libro e mi piacerebbe intanto conoscerti alla serata del 15 aprile. Sono la presidente del Cericot Onlus che la organizza ma, poi in un momento di maggiore tranquillità in privato. Considero la tua mente illuminata e forse capendo di più i processi patologici del nostro cervello, calmerei la mia ansia.
Felice di averti tra gli amici in Facebook!
Ma il 15 aprile sarò a Firenze all’AIP….
Tra pochi giorni si riparte con lo Spettacolo Didattico! CZ, FI, Ponte di Barbarano Vicentino ed altri! ciao F