SABATO 8 MARZO DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 11.00
c/o Casa di Quartiere Katia Bertasi in via Fioravanti, 18/3 a Bologna
DIBATTITO SUL TEMA DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE
Interverrà il dott. Ferdinando Schiavo, Neurologo, che ci parlerà del progetto “Ciabatte Rosse, il femminicidio nascosto”, riflessioni dal sessismo all’ageismo
Il mio contributo con le amiche di GIOVANINELTEMPO di Bologna
Ciabatte rosse: il femminicidio nascosto
È un titolo da combattimento, lo so, apparentemente oltraggioso se la visione è frettolosa (è accaduto alcune volte in quanto viviamo in un mondo segnato sempre più dalla lettura superficiale e da una progressiva ignoranza) e tuttavia nato da quell’ironia amara che stimola l’indignazione, che diventa stimolo per comprendere meglio cosa accade a livello sotterraneo nel mondo degli anziani. E delle anziane, in particolare.
Apparentemente meno visibili (nel bene e nel male) rispetto a quelli più eclatanti e mediatici del ramo chirurgico, gli errori di tipo farmacologico e i comportamenti di omissione sono tuttavia diffusissimi e molto spesso sottovalutati. Accadono di frequente in uno scenario sempre più popolato da anziani con la loro fragilità biologica, coi loro (tanti) farmaci assunti, e sono certamente favoriti da una condizione di sottostima da parte dei cittadini e dagli stessi professionisti della salute.
Non tutti gli operatori della salute, medici compresi, infatti, hanno compreso l’importanza di alcune elementari nozioni gerontologiche: una persona di 80 anni e oltre è molto diversa biologicamente da una di 60 o 40 anni, la sua storia clinica è spesso complicata e la sua salute variabile persino nel breve tempo, ha necessità pertanto di essere supportata da più frequenti rivalutazioni mediche e da una revisione periodica degli stessi farmaci. Quest’ultima si chiama riconciliazione: mettersi attorno ad un tavolo regolarmente e valutare lo stato generale di salute per capire se lo schema farmacologico o altri aspetti vanno modificati.
La complessità è la regola quando ci si prende cura delle persone vulnerabili!
Inoltre, lo scenario attuale espone peraltro le donne, rispetto agli uomini, e non solo per il miglior tasso di sopravvivenza:
- ad un livello di fragilità più esteso rispetto ai cinque “anni guadagnati”
- ad un più elevato consumo di alcuni farmaci
- … a cui possono rispondere in maniera differente
- … e soffrendo peraltro in maggior misura di eventi avversi legati proprio al loro uso.
Aggiungo che i farmaci sono testati su persone giovani e quasi tutte di genere maschile e solo raramente sugli anziani. Le anziane, di conseguenza, pagano un doppio prezzo poiché usano farmaci che non sono stati sperimentati in modo adeguato né sulle donne né sulle persone anziane.
Essere uomo o donna, quindi, fa molta differenza quando si parla di Salute.
Da tutte queste verità e dall’esperienza personale di cinquantacinque anni di professione clinica spesso orientata spontaneamente “dalla parte dei vecchi” sono nati il mio libro Malati per forza ed il Progetto di Supervisione di un campione di ospiti in istituti e centri diurni per anziani Uno sguardo in più sull’anziano fragile in casa di riposo e in diurno, il cui titolo finale è stato cambiato, proprio per l’invadenza delle “malattie da farmaci” in questo campione di persone, in ”La strage delle innocenti” (in www.ferdinandoschiavo.it).
Scegliere la data dell’8 marzo per affrontare questo scomodo tema è assolutamente necessario, appare certamente complementare al più noto e perdurante, purtroppo, fenomeno del femminicidio da “Scarpette Rosse”, tema ancora attuale e notevole.
Si affronta poco e malvolentieri il femminicidio di persone anziane attraverso l’uso inadeguato dei farmaci oppure medianti silenziosi comportamenti di omissione (“a che serve visitarlo, tanto è vecchio!” oppure “se muore, ha fatto già i suoi begli anni”), favoriti certamente dal persistente clima ed atteggiamento di razzismo dell’età: si chiama AGEISMO, anche questo nascosto, insidioso, un atteggiamento che fa leva su un pregiudizio discriminante sulla pelle della persona anziana e basato semplicemente sul fattore età. Assieme al sessismo e al razzismo il “tanto è vecchio” è uno dei vari “ismi” del nostro tempo, da cui tuttavia differisce perché tutti coloro che lo praticano con incoscienza e scarsa empatia ne saranno a loro volta potenzialmente vittime, se vivranno sufficientemente a lungo!
Ferdinando Schiavo, neurologo dei vecchi: www.ferdinandoschiavo.it