Dr Ferdinando Schiavo, neurologo dei vecchi, autore di Malati per forza
Proposta di Progetto educativo
Oltre le ricorrenze del 25 novembre, Giornata della violenza sulle donne, e dell’8 marzo, Giornata della donna.
Ciabatte rosse: la strage delle innocenti. Le anziane e la violenza nascosta da farmaci
La popolazione mondiale, e italiana in particolare, invecchia sempre di più rispetto al passato ed è spesso fragile e colpita da malattie croniche, fa largo uso di farmaci e quasi sempre in numero progressivo con l’avanzare dell’età.
In questo scenario il miglior tasso di sopravvivenza delle donne le espone, rispetto agli uomini:
- ad un livello di fragilità più esteso rispetto ai cinque “anni guadagnati”
- ad un più elevato consumo di farmaci
- … a cui rispondono in maniera differente
- … e soffrendo peraltro in maggior misura di eventi avversi legati proprio al loro uso.
Inoltre, i farmaci sono testati su persone giovani e quasi tutte di genere maschile e solo raramente sugli anziani. Le anziane, di conseguenza, pagano un doppio prezzo poiché usano farmaci che non sono stati sperimentati in modo adeguato né sulle donne né sulle persone anziane.
La medicina di genere da tre decenni tenta di combattere l’errata convinzione che vi sia una perfetta equivalenza uomo-donna. Questa diversità ignorata ha comportato e comporta tuttora errori diagnostici e terapeutici dalle conseguenze in parte evitabili, soprattutto per il genere femminile.
Le anziane, quindi, sono i soggetti più bisognosi di attenzioni in campo medico, subiscono le ripercussioni di una medicina spesso disattenta e superficiale che non conosce la gerontologia e non è adeguatamente preparata a padroneggiare e interpretare le differenze di genere, una medicina in cui sopravvive la passività ipocrita, superficiale, omissiva e comoda, dettata da ageismo «è solo vecchio», da nichilismo «non c’è niente da fare», e infine da fatalismo «rassegniamoci, accettiamo lo stato delle cose».
E’ un fatto oramai consolidato che in tutte le strutture residenziali le donne anziane siano la stragrande maggioranza degli ospiti. Le residenze sono spesso gestite da medici e da altri professionisti della salute non sempre adeguati a prendersi cura dei loro ospiti, come è dimostrato da numerose ricerche, tra cui il mio personale Progetto di supervisione di un campione di ospiti in istituti e centri diurni per anziani Uno sguardo in più sull’anziano fragile in casa di riposo e in diurno (Titolo finale: La strage delle innocenti) è visibile in abstract dal 2015 su www.alzheimerudine.it e www.ferdinandoschiavo.it. Può essere richiesto in forma completa a: alzheimerudine@libero.it oppure schiavo.libero@libero.it
Se questa non è violenza contro le donne!
Non fermiamoci a commemorare solo le vittime della furia ignorante, cinica e gelida dei maschi, più spesso donne giovani, le Scarpette Rosse che ogni anno tocca commemorare poiché questo doloroso fenomeno non accenna ad estinguersi. Molti delitti, una vera eutanasia silenziosa avviene nelle RSA e nelle case delle persone anziane! Non dimentichiamolo.
Il neurologo e gli effetti indesiderati (neurologici e non) dei farmaci
Molti sintomi o segni che si incontrano in neurologia possono essere indotti da farmaci (soprattutto negli anziani) e a volte, associandosi fra di loro, possono dar luogo a manifestazioni cliniche che “mimano” malattie idiopatiche come la malattia di Parkinson, l’epilessia, le demenze ed altre ancora.
Tuttavia, gli errori sanitari più eclatanti che vengono raccontati dai vari mezzi mediatici accadono nell’ambito chirurgico, così come è l’area chirurgica quella che raccoglie i meritati allori quando ricostruisce un arto, restituisce la vista, salva una vita. Non si è mai visto su un giornale o in TV una notizia tipo “Ha vissuto mummificata da una cura sbagliata per cinque anni fino a quando è stata liberata da quel farmaco ed è rinata”.
Eppure, i casi di persone vittime di malpratica medica e di eventi avversi da farmaci, quindi quasi tutti non imputabili ad errori chirurgici, sono la muta e silenziosa maggioranza!
Si sbaglia a causa della personale cattiva conoscenza ed anche per insegnanti disamorati, per inesperienza, per mancanza di quella umiltà che consente di apprendere dagli errori e si giunge così alla scarsa appropriatezza nella prescrizione della cura. Ma si sbaglia persino per “banali” errori di trascrizione e di conseguenza di assunzione dei farmaci, e tanto di più nella persona anziana che ne fa un uso progressivamente più ampio col procedere dell’età, della fragilità e delle patologie croniche.
Infatti, “i farmaci vanno gestiti anche attraverso processi di revisione e riconciliazione” – è stato sottolineato al Convegno della SIGG a Napoli all’inizio del dicembre 2016. Serve una valutazione multidimensionale ed è necessario evitare la frammentazione dell’approccio multispecialistico al paziente anziano complesso, che come sappiamo è più fragile di fronte alle interazioni tra farmaci a causa di un metabolismo modificato e della multimorbilità. Secondo i geriatri i rischi della mancata revisione da parte di un “direttore d’orchestra” che sappia scegliere i medicinali giusti da assumere sono maggiori nelle Residenze Sanitarie Assistite (RSA), ma non mancano neppure fra le mura domestiche: oltre il 50% degli over 65 aggiusta da solo posologie e cure, esponendosi ancora di più a pericoli.
Il Progetto Ciabatte Rosse è adatto alla formazione dei professionisti della sfera sociale e sanitaria di ogni livello e grado, dei comuni cittadini e degli alunni delle scuole superiori, di chi desidera impegnarsi contro il razzismo dell’età, l’ageismo.
Siate originali! Parliamone perché il vostro silenzio completa l’opera di violenza nascosta, il femminicidio da omissione…
Buona riflessione!
Ferdinando Schiavo, neurologo dei vecchi, autore di Malati per forza. www.ferdinandoschiavo.it.
Eccellente. Mio nonno a il morbo di lewy a momenti di lucidità incredibili tutta la sua vita sono momenti. Vorrei tanto aiutarlo ad avere una vita con qualità. Ci sono medicine omeopatiche che posso abbinare a queste che già prende per la demenza??